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Vago (solo exhibition)

Testo di Flavio Caroli
Galleria Annunciata, Milano; Improvvisazione Prima, Trento; Galleria Adda, Capriate San Gervasio

«Sono passati forse vent’anni dal mio ultimo scritto su Valentino. Io sono invecchiato, ma lui si è espanso. I lampi appaganti di allora si sono distesi nel mondo. Hanno occupato case, e cupole, e banche e molti ricetti delmondo che ci è dato conoscere. Potrebbe occuparlo tutto. Vago, allora, vedeva lampi del particolarissimo universo (uno degli infiniti) che non conosciamo, e dal quale solo lui è testimone e depositario. Non pensa ancora di poter essere Dio. Da quando l’ha scoperto, il suo cammino è piano e diretto. Chiede solo spazio. Se il mondo glielo concederà, saprà di un universo meno grave e fradicio di quello in cui è inevitabile vivere. » (Flavio Caroli, Vago, ed. Annunciata, Milan 1993)

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